UNA FORTEZZA SUL COLLE

Erevan, in armeno Երևան, è la capitale e la città più popolosa dell’Armenia con 1201539 abitanti. Città antichissima, tra le poche con un compleanno da festeggiare (il 14 ottobre di ogni anno), secondo gli scavi archeologici di cui è stata oggetto sorge come fortezza militare nel 782 a.C., al tempo del Regno di Urartu, per volontà di Argistis I. Chiamata Erebuni, la città è fin da subito luogo di fondamentale importanza strategica vista la sua posizione di crocevia delle rotte carovaniere tra Europa e India. Comincerà a essere chiamata Erevan intorno al VII secolo a.C., quando, al tempo della dominazione persiana, diviene capitale della regione armena.

L’ETERNA CAPITALE

Una vocazione, quella di capitale, che Erevan indosserà come un destino, attraverso occupazioni, liberazioni, rovesciamenti di regime. Fin da subito, infatti, Persia e Impero Ottomano si contendono il dominio sulla città, finché nel 1827 l’Impero Russo rompe gli equilibri, occupandola e ottenendone la cessione formale dalla Persia l’anno seguente. Ancora capitale dell’Armenia indipendente dopo la rivoluzione del 1917, dal 1921 continua a esserlo sotto l’egida sovietica, prima della Repubblica Transcaucasica, quindi, dal 1936, della Repubblica Socialista Sovietica Armena. In seguito al collasso dell’URSS, nel 1991, la rinata Armenia libera la sceglie ancora come propria città-guida.