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CITTA’ DI ANI

Situata nella provincia turca di Kars, vicino al confine con l’Armenia, Ani è stata nel medioevo la capitale del regno armeno. Gli storici armeni ne fanno menzione per la prima volta nel V secolo, parlandone come di una fortezza appartenente alla dinastia armena dei Kamsarakan.

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SAN GREGORIO ILLUMINATORE

Se la tradizione fa risalire l’evangelizzazione degli armeni agli apostoli Bartolomeo e Taddeo, quel che è certo è che l’Armenia è la prima nazione al mondo ad accogliere il cristianesimo come religione di Stato. Nel 301-302 secondo la tradizione, intorno al 314 secondo fonti più recenti: in entrambi i casi, ben prima dell’editto con cui Teodosio, nel 380, lo assume come religione ufficiale dell’Impero Romano.

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IL GENOCIDIO ARMENO / 1895-1896 e 1915-1916

Gli armeni hanno le loro radici in Asia Minore orientale dall’800 a.C. Nel 93 a.C. nasce il primo impero armeno, conosciuto come Armenia storica. Comprendendo la regione triangolare tra i laghi di Sevan, Van e Urmia, occupa alcuni territori attuali dell’est turco, del nord-ovest iraniano e del sud-est azerbaigiano.

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SONGSTEN GAMPO

Songtsen Gampo (noto anche come Tride Songtsen) è il primo sovrano storico del Tibet. Secondo alcune fonti nasce a Gyama, l’odierna Gongkar, capitale del regno fondata dal padre nella valle dello Yarlung. Le fonti sono concordi sulla data della sua morte (649 d.C.), mentre la data esatta della nascita è meno pacifica: se i tibetani la collocano tradizionalmente nel 617, numerosi altri studi sembrano escludere infatti che sia nato dopo il 605.

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KOMITAS VARDAPET

Figura geniale dalla vita drammatica, Komitas Vardapet è il musicista più amato dagli armeni, capace al tempo stesso di fondare la musica armena moderna e di conservare e tramandare migliaia di canti popolari della memoria popolare.
Nasce in Anatolia, nell’attuale Kütahya, come Soghomon Gevorki Soghomonyan, il 26 settembre 1869. Orfano della madre a un anno, e del padre a dieci, Komitas viene cresciuto dalla nonna, finché nel 1881 viene accolto al seminario di Echmiadzin, grazie alla bellezza del suo canto e all’intraprendenza del prete cittadino Dertsakyan, che dovendo recarsi presso il seminario decide di portarlo con sé affinché possa avere un’opportunità.

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LHASA

Sede del trono reale fin dal VII secolo, Lhasa è anche – come vuole il suo etimo – “trono di Dio”, essendo situata a 3650 m di altitudine nella valle del Kyi Chu.
Attuale capitale della Regione Autonoma del Tibet, Lhasa diventa il centro politico e religioso del paese a metà del VII secolo, quando Songtsen Gampo(618-649) divenuto imperatore del Tibet unificato, vi sposta la capitale, realizzandovi nel 637 il Palazzo del Potala sul Monte Marpori, che resterà la principale residenza del Dalai Lama fino al 1959

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MONASTERO DI JOKHANG

Costruito nel 647 d.C. e situato nel centro della vecchia città diLhasa, il Monastero di Jokhang è la sede principale del ramo Gelugpa del buddhismo tibetano. È considerato il centro spirituale del Tibet e la meta di pellegrinaggio più sacra per i buddhisti tibetani.

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GODAN KHAN

Secondo figlio del capo mongolo Ögedei Khan e nipote di Gengis Khan, Godan Khan conquista la sovranità sul Tibet in un momento molto critico della sua storia. L’assassinio, nell’841, del re apostata Lang Darma – primo persecutore del buddhismo – aveva infatti segnato a un tempo l’estinzione della dinastia di Yarlung e l’inizio di un lungo periodo di instabilità politica e sociale, poi denominato “medioevo tibetano”.

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NGAWANG LOBSANG GYATSO

Ngawang Lobsang Gyatso, V Dalai Lama, è il primo Dalai Lama ad assumere la guida politica, oltre che spirituale, del Tibet. Ancora oggi ricordato con il nome di “Grande Quinto” per la grande rilevanza assunta nel percorso politico della nazione, Lobsang Gyatso, nasce nel 1617 da una famiglia aristocratica a sud di Lhasa e fin da piccolo viene notato per la sua eccezionalità da Sonam Choephel, assistente capo del IV Dalai Lama, che individua in lui la reincarnazione del suo maestro.

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SONAM GYATSO

Sonam Gyatso è il primo Dalai Lama ufficialmente riconosciuto, sebbene il titolo spetti retrospettivamente anche ai suoi due predecessori Gendun Drup (I Dalai Lama) e Gendun Gyatso (II Dalai Lama). Nasce nel 1543 a Kyisho, nella regione dello U, da una famiglia strettamente legata alla tradizione Sakya e vicina alla famiglia Pakmodru di Tsang.

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BUDDHA SAKYAMUNI

Siddhartha Gautama, meglio conosciuto come Gautama Buddha o semplicemente Buddha, è il fondatore del buddhismo. Nato da una famiglia ricca e nobile del clan dei Sakya, da cui l’appellativo Sakyamuni (l’asceta o il saggio della famiglia Sakya), conduce la propria vita tra il 566 e il 485 a.C. nel centro dell’India settentrionale.
Secondo le narrazioni più antiche (va ricordato che la letteratura buddhista più antica risale a tre secoli dopo la sua morte), Sakyamuni nasce in una ricca famiglia di guerrieri aristocratici nello stato di Shakya al confine tra l´India e il Nepal attuali.

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LA NASCITA DEL LAMA PATRON

In occidente corre l’anno 1240 quando la furia del re mongolo Godan insanguina il Tibet. Un’invasione violentissima, che insieme alla distruzione di città e monasteri, porterà all’uccisione di cinquecento monaci.
È l’insubordinazione del popolo a scatenare la reazione di Godan. Da tredici anni, infatti, dalla morte di Gengis Khan, il popolo non invia più il proprio tributo al governo mongolo, venendo così meno al legame di sottomissione che lo lega ai khan.

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LA STORIA DEL TIBET

La tradizione fonda le origini della monarchia tibetana nel mito, su una genìa di re che fa la spola tra il cielo e la terra, governando durante il giorno e risalendo in cielo a sera per mezzo di una corda simile a un arcobaleno. Il primo di questi re celesti è Nyatri Tsempo, che calandosi nella valle del fiume Yarlung, nel Tibet centrale, dà inizio alla dinastia omonima.