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YEREVAN

Yerevan, in armeno Երևան, è la capitale e la città più popolosa dell’Armenia con 1201539 abitanti. Città antichissima, tra le poche con un compleanno da festeggiare (il 14 ottobre di ogni anno), secondo gli scavi archeologici di cui è stata oggetto sorge come fortezza militare nel 782 a.C., al tempo del Regno di Urartu, per volontà di Argistis I. Chiamata Erebuni, la città è fin da subito luogo di fondamentale importanza strategica vista la sua posizione di crocevia delle rotte carovaniere tra Europa e India.

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CITTA’ DI ANI

Situata nella provincia turca di Kars, vicino al confine con l’Armenia, Ani è stata nel medioevo la capitale del regno armeno. Gli storici armeni ne fanno menzione per la prima volta nel V secolo, parlandone come di una fortezza appartenente alla dinastia armena dei Kamsarakan.

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LA STORIA DEL TIBET

La tradizione fonda le origini della monarchia tibetana nel mito, su una genìa di re che fa la spola tra il cielo e la terra, governando durante il giorno e risalendo in cielo a sera per mezzo di una corda simile a un arcobaleno. Il primo di questi re celesti è Nyatri Tsempo, che calandosi nella valle del fiume Yarlung, nel Tibet centrale, dà inizio alla dinastia omonima.

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CALOUSTE SARKIS GULBENKIAN

Calouste Gulbenkian nasce a Istanbul il 23 marzo 1869, erede di una nobile famiglia le cui radici affondano nel IV secolo. Suoi avi sono infatti i principi di Rechduni, dapprima dominatori nel sud dell’Armenia, quindi di stanza a Cesarea in Cappadocia, dove, per i quattro secoli di permanenza della dinastia, legheranno la propria opera allo sviluppo delle arti e alla cura degli interessi del popolo. La sua profonda identità armena, tuttavia, non impedisce alla famiglia Gulbenkian di sostenere, dal 1800 in avanti, sia la propria comunità d’origine, sia quella ottomana d’adozione, finanziando ospedali, scuole, chiese, artisti e intellettuali e, dopo il genocidio, assicurando in Mesopotamia rifugio e assistenza ai profughi.

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SAN GREGORIO ILLUMINATORE

Se la tradizione fa risalire l’evangelizzazione degli armeni agli apostoli Bartolomeo e Taddeo, quel che è certo è che l’Armenia è la prima nazione al mondo ad accogliere il cristianesimo come religione di Stato. Nel 301-302 secondo la tradizione, intorno al 314 secondo fonti più recenti: in entrambi i casi, ben prima dell’editto con cui Teodosio, nel 380, lo assume come religione ufficiale dell’Impero Romano.

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GIOVANI TURCHI

Ufficialmente costituito come Comitato dell’Unione e del Progresso, il movimento dei Giovani Turchi nasce a Salonicco nel 1907 aggregando principalmente intellettuali e ufficiali dell’esercito ottomano. Loro obiettivo originario è quello di liberare l’Impero dai “vecchi turchi”, dando in primo luogo attuazione alla costituzione che il sultano Abdul Hamid II aveva concesso nel 1876, sospendendola però prima ancora che entrasse in vigore.

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IL GENOCIDIO ARMENO / 1895-1896 e 1915-1916

Gli armeni hanno le loro radici in Asia Minore orientale dall’800 a.C. Nel 93 a.C. nasce il primo impero armeno, conosciuto come Armenia storica. Comprendendo la regione triangolare tra i laghi di Sevan, Van e Urmia, occupa alcuni territori attuali dell’est turco, del nord-ovest iraniano e del sud-est azerbaigiano.

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LHASA

Sede del trono reale fin dal VII secolo, Lhasa è anche – come vuole il suo etimo – “trono di Dio”, essendo situata a 3650 m di altitudine nella valle del Kyi Chu.
Attuale capitale della Regione Autonoma del Tibet, Lhasa diventa il centro politico e religioso del paese a metà del VII secolo, quando Songtsen Gampo (618-649) divenuto imperatore del Tibet unificato

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VALLE DI YARLUNG

La Valle di Yarlung, situata a nord della cresta principale dell’Himalaya, è formata dal fiume omonimo, che aggira tutta la catena himalayana percorrendo poi, con il nome di Brahamaputra, parte del territorio indiano e bengalese.

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SONGSTEN GAMPO

Songtsen Gampo (noto anche come Tride Songtsen) è il primo sovrano storico del Tibet. Secondo alcune fonti nasce a Gyama, l’odierna Gongkar, capitale del regno fondata dal padre nella valle dello Yarlung. Le fonti sono concordi sulla data della sua morte (649 d.C.), mentre la data esatta della nascita è meno pacifica: se i tibetani la collocano tradizionalmente nel 617, numerosi altri studi sembrano escludere infatti che sia nato dopo il 605.

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SONAM GYATSO

Sonam Gyatso è il primo Dalai Lama ufficialmente riconosciuto, sebbene il titolo spetti retrospettivamente anche ai suoi due predecessori Gendun Drup (I Dalai Lama) e Gendun Gyatso (II Dalai Lama). Nasce nel 1543 a Kyisho, nella regione dello U, da una famiglia strettamente legata alla tradizione Sakya e vicina alla famiglia Pakmodru di Tsang.

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LA DINASTIA MING

La dinastia imperiale Ming (1368-1644), l’ultima grande dinastia cinese, si afferma al termine delle lotte tra il popolo cinese e i conquistatori mongoli della dinastia Yüan.
Contraddistinto da una prima fase di vivace espansione commerciale, e da una seconda tormentata da discordie e crisi interne, “Il Grande Impero dei Ming” svolge la sua epopea lungo l’arco di tre secoli. In quest’arco di tempo, al fondatore Zhu Yuanzhang – singolare figura di contadino condottiero autoproclamatosi imperatore dopo la cacciata dei Mongoli – succedono sedici imperatori e due capitali: Nanchino prima, Pechino poi.

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NGAWANG LOBSANG GYATSO

Ngawang Lobsang Gyatso, V Dalai Lama, è il primo Dalai Lama ad assumere la guida politica, oltre che spirituale, del Tibet. Ancora oggi ricordato con il nome di “Grande Quinto” per la grande rilevanza assunta nel percorso politico della nazione, Lobsang Gyatso, nasce nel 1617 da una famiglia aristocratica a sud di Lhasa e fin da piccolo viene notato per la sua eccezionalità da Sonam Choephel, assistente capo del IV Dalai Lama, che individua in lui la reincarnazione del suo maestro.

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KOMITAS VARDAPET

Figura geniale dalla vita drammatica, Komitas Vardapet è il musicista più amato dagli armeni, capace al tempo stesso di fondare la musica armena moderna e di conservare e tramandare migliaia di canti popolari della memoria popolare.
Nasce in Anatolia, nell’attuale Kütahya, come Soghomon Gevorki Soghomonyan, il 26 settembre 1869. Orfano della madre a un anno, e del padre a dieci, Komitas viene cresciuto dalla nonna, finché nel 1881 viene accolto al seminario di Echmiadzin, grazie alla bellezza del suo canto e all’intraprendenza del prete cittadino Dertsakyan, che dovendo recarsi presso il seminario decide di portarlo con sé affinché possa avere un’opportunità.